domenica, giugno 12, 2011

Fusione fredda/ Nasa: Dennis Bushnell ammette che l’E-Cat funziona

Tratto da: http://ildemocratico.com/2011/06/07/fusione-fredda-nasa-dennis-bushnell-ammette-che-l%E2%80%99e-cat-funziona/

di Vincenzo Panella.
Dennis Bushnell scienziato capo della Nasa, ammette che l’invenzione di Andrea Rossi effettivamente funziona, ma corregge il termine fino ad ora utilizzato per designare il processo di funzionamento, non sarebbe fusione fredda, ma una reazione nucleare a bassa energia (LERN), le cui basi teoriche furono gettate più di 20 anni fa da due scienziati americani Widom e Larson. La reazione probabilmente, è una reazione di decadimento beta a bassa energia – sostiene lo scienziato. Lo stesso Dennis Bushnell oltre ad essere scienziato capo al “NASA Langley Research Center” in Hampton, Virginia, è esso stesso un inventore ed autore ed e’ stato consulente per numerosi progetti militari, alcuni di questi includono il DOD, l’USA Air Force, il DARPA, e l’NRC. Le reazioni a bassa energia o LERN sono molto promettenti come energie alternative, infatti sono in cima alla lista di tecnologie emergenti assieme a pannelli solari super-efficienti, sorgenti geo-termiche, turbine eoliche ad alta quota e supercondensatori. ”La più interessante fra tutte è proprio questa” – dichiara – durante una intervista tenutasi qualche giorno fa via “Ev WorldPodCast”. Bushnell dichiara che la tecnologia LERN potrebbe risolvere potenzialmente tutti i problemi attuali legati alla produzione e distribuzione di energia, di smaltimento e di inquinamento.”Probabilmente se venisse utilizzato su scala mondiale, non ci sarebbero bisogno di altre fonti alternative, perché la nostra società potrebbe benissimo alimentarsi solamente tramite questo tipo di reattori”. Una dichiarazione di questo tipo fatta da una persona dotata di tale credibilità è una ventata di aria nuova in un settore che ogni giorno deve sopperire al fabbisogno di una società tecnologica in continua crescita, richiedendo quantitativi di energie sempre più elevati. Probabilmente le dichiarazioni di Bushnell, spingeranno molti altri ricercatori ad avventurarsi nel nuovo campo di ricerca che si sta aprendo, portando a nuovi sviluppi e rendendo i costi sempre più accessibili anche per i piccoli compratori.
Durante l’intervista, Bushnell ha specificatamente menzionato l’ E-Cat di Andrea Rossi ed e’ sembrato elettrizzato al solo parlarne, giorni fa ha ricevuto i dati riguardanti la produzione di energia sotto forma di calore generata dal piccolo reattore di 50 centimetri cubici ed e’ rimasto sbalordito. “Credo che siamo sul punto di capire cosa stia succedendo dentro il reattore” – ha dichiarato – ”penso che le cose adesso accadranno molto rapidamente è una tecnologia che cambierà le carte in tavola, risolvendo i problemi geo-economici, geo-politici e di riscaldamento globale”. Nonostante le sue affermazioni positive sul LERN, egli stesso ammette che le reazioni di fusione a bassa temperatura non possano essere realizzabili facilmente se non addirittura siano del tutto impossibili. ”Gli esperimenti effettuati negli ultimi 20 anni, producono energia basandosi sul processo “Widom-Larsen”, non c’e’ nessuna fusione a freddo, probabilmente è un decadimento beta (emissioni di elettroni). La fusione è il processo per cui 2 atomi collidono, o si fondono assieme formando un nuovo elemento, il problema è che ci vuole molta energia per superare la barriera di Coloumb (repulsione elettrostatica fra 2 particelle cariche). La stella la centro del nostro sistema chiamata sole,produce energia sfruttando milioni di gradi di calore, con abbastanza calore, gli atomi si scontrano fra di loro e si fondono rilasciando enormi quantità di energia. Questo è il processo che si chiama fusione calda o a caldo.
La fusione fredda , invece, è un processo in cui gli atomi si fondono a temperature molto più basse, invece di milioni di gradi, ne basterebbero qualche centinaio. In qualche modo, nel reattore di Andrea Rossi, la barriera di Coulomb è per così dire abbassata e “perforata”, ci sono molte teorie a riguardo sul perché la barriera di Coulomb si indebolisca e possa avviare il processo di fusione. Queste teorie hanno un filo conduttore comune , molte di queste suppongono che un protone di idrogeno possa essere reso elettrostaticamente neutro da un elettrone. In altre teorie gli atomi di idrogeno sono compressi a tal punto da non essere più atomi e diventare “neutroni virtuali”. In altre parole, questi tipi “speciali” di atomi non risentirebbero della barriera elettrostatica, in questo modo possono fondersi più facilmente e generare calore, quello che avviene è una vera e propria trasmutazione metallica a bassa energia. Il motivo per cui alcuni scienziati come Bushnell e i simpatizzanti della teoria di Widom-Larsen vorrebbero abolire il termine “fusione fredda” è per evitare scomode eredità dovute al ricordo dell’ esperimento parzialmente riuscito e poco riproducibile di Fleschman e Pond risalente a più di 20 anni fa, chiamare questo nuovo fenomeno con un altro nome, potrebbe eliminare lo stigma che la fusione fredda si porta dietro da troppo tempo. Un nome alternativo proposto sarebbe “Trappola per neutroni “ o “reattore Lern”. “La gente potrebbe arrabbiarsi se sapesse che la fusione fredda poteva essere impiegata allora, meglio darle un altro nome”, sostiene Bushnell. La fusione fredda diventa realtà alla fine, quando fino a poco tempo fa era considerata fantascienza da B Movie. Pochi giorni fà Herald Patterson (un contribuente di PesWiki) ha posto una serie di domande sul blog dello stesso Andrea Rossi “Andrea Rossi’s Journal of Nuclear Physics”, alcune di queste vengono riportate di seguito.
HP: Caro Signor Rossi, grazie per avermi concesso il suo tempo ed aver confutato 2 leggende metropolitane che stanno circolando su Internet da un pò di tempo, ce ne sono altre alle quali vorrei che Lei desse una risposta definitiva.
AR:Grazie per le sue domande ho risposto qui di seguito
HP: Oltre al catalizzatore, idrogeno sotto pressione, e lo speciale trattamento del nickel, il calore generato dalla resistenza, ci sono altri elementi che catalizzano la reazione? C’è una sorgente di radiazione hf (segnale ad alta frequenza) ?
AR: Flash Gordon! Sul serio, cosa accade nel reattore è influenzato solo da quello che c’è dentro, al di fuori non c’è niente
HP: Nessuna emissione gamma è stata rilevata?
AR: Non so chi le ha detto questo ma ne abbiamo rilevate
HP: Il nickel non è trasmutato in rame?
AR: L’analisi delle polveri invece dice che ci sono tracce di trasmutazione
HP:Qualcuno pensa che Lei non supporti più l’idea della fusione e che invece Lei usi il termine LERN per questo motivo.
AR: Sbagliato, Lei si riferisce a Bushnell, io continuo a credere che sia fusione fredda
HP: Altri pensano che il reattore funzioni tramite la teoria “Widom Larsen”.
AR: Il decadimento beta non ha nessuna attinenza con il mio processo, la teoria Widom Larsen non spiega il fenomeno che avviene dentro il reattore
Grazie per il suo tempo e per avere risposto alle nostre domande, aspetto con ansia Ottobre!
AR: Anche io amico mio!
L’intervista è stata tenuta da Herald Patterson

1 commento:

Paolo Borin ha detto...

Ero a militare nel 1989, quando per la prima volta si parlò di fusione fredda, e poco dopo scoppiò la rivolta di piazza Tienanmen a Pechino.
La fusione fredda fu "frizzata" e la Cina altrettanto. Per qualche giorno ebbi per la prima volta la sensazione che potesse esistere veramente la possibilità di migliorare il mondo, di renderlo più ricco e sereno.

Paolo