martedì, aprile 27, 2010

Anche Povia ha scoperto chi detiene la Sovranità Monetaria

Gli unici che sembrano del tutto ignari sono gli uomini politici (non tutti tutti, per la verità) e i giornalisti (quasi tutti, idem come sopra).
Eppure è di una semplicità quasi sconcertante: chiunque, in quanto soggetto privato, è legittimato da leggi e trattati internazionali a creare moneta dal nulla, prestandola a Stati e privati con l'applicazione di un interesse, è il vero padrone e "dominus" della vita di tutte le altre persone.
Questo è ciò che accade di sicuro in Europa, America, ex Unione Sovietica. La Cina non ancora ma dicono sia "vicina"...
Con pochi versi in rima, il cantante Povia ha cristallizzato questa oppressiva e schiavistica realtà globale.

La canzone:



Il testo di "Come fai?", di Povia, dalla raccolta intitolata "Scacco matto":

"
Quelli che guadagnano sempre ad entrare in guerra sono i banchieri internazionali
Perché prestano soldi a tutte le parti in gioco
a tutte le parti in gioco.
Tu sì che sei un leader
controlli tutto il mondo

Ma dimmi un po' come fai?
Piloti le opinioni con false informazioni.
Ma dimmi un po' come fai?

E un'altra guerra inizierà
chissà chi la finanzierà.
E quanti soldi porterà
interessi mica parole.

Dimmelo tu come fai
a dormirci anche su.
Ma che coraggio che hai eh..
a mandarli in tv
a quei pupazzi che fai
parlare al posto tuo..

Se i capi delle banche controllano la terra allora so come mai
sostengono i conflitti per fare più profitti
e adesso cosa vuoi
Un solo governo mondiale
una sola moneta da fare girare.
La tua vita controllare i tuoi soldi controlare.

E se una guerra finirà
un'altra guerra è pronta già.
E quani soldi porterà
interessi mica parole.

Dimmelo dai come fai
a dormirci anche su.
Ma che coraggio che hai eh..
a mandarli in tv
a quei pupazzi che fai
parlare al posto tuo..

E se tutti chiudessimo il conto corrente per sempre..
Con che soldi fai tutti i giochi che fai non lo sai??

Allora dimmelo dai come fai...
"

giovedì, aprile 22, 2010

Marx e la sovranità monetaria

Tratto da "Il capitale" (Libro I, capitolo 24) di Karl Marx.

"Il sistema del credito pubblico, cioè dei debiti dello Stato, le cui origini si possono scoprire fin dal Medioevo a Genova e a Venezia, s’impossessò di tutta l’Europa durante il periodo della manifattura, e il sistema coloniale col suo commercio marittimo e le sue guerre commerciali gli servì da serra. Così prese piede anzitutto in Olanda. Il debito pubblico, ossia l’alienazione dello Stato — dispotico, costituzionale o repubblicano che sia — imprime il suo marchio all’era capitalistica. L’unica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che passi effettivamente in possesso collettivo dei popoli moderni è.il loro debito pubblico. Di qui, con piena coerenza, viene la dottrina moderna che un popolo diventa tanto più ricco quanto più a fondo s’indebita. Il credito pubblico diventa il credo del capitale. E col sorgere dell’indebitamento dello Stato, al peccato contro lo spirito santo, che è quello che non trova perdono, subentra il mancar di fede al debito pubblico.
Il debito pubblico diventa una delle leve più energiche dell’accumulazione originaria: come con un colpo di bacchetta magica, esso conferisce al denaro, che è improduttivo, la facoltà di procreare, e così lo trasforma in capitale, senza che il denaro abbia bisogno di assoggettarsi alla fatica e al rischio inseparabili dall’investimento industriale e anche da quello usurario. In realtà i creditori dello Stato non danno niente, poichè la somma prestata viene trasformata in obbligazioni facilmente trasferibili, che in loro mano continuano a funzionare proprio come se fossero tanto denaro in contanti. Ma anche fatta astrazione dalla classe di gente oziosa, vivente di rendita, che viene cosi creata, e dalla ricchezza improvvisata dei finanzieri che fanno da intermediari fra governo e nazione, e fatta astrazione anche da quella degli appaltatori delle imposte, dei commercianti, dei fabbricanti privati, ai quali una buona parte di ogni prestito dello Stato fa il servizio di un capitale piovuto dal cielo, il debito pubblico ha fatto nascere le società per azioni, il commercio di effetti negoziabili di ogni specie, l’aggiotaggio: in una parola, ha fatto nascere il giuoco di Borsa e la bancocrazia moderna.
Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro. Quindi l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d’Inghilterra (1694). La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote. Con queste banconote essa poteva scontare cambiali, concedere anticipi su merci e acquistare metalli nobili. Non ci volle molto tempo perchè questa moneta di credito fabbricata dalla Banca d’Inghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo centesimo che aveva dato. A poco a poco essa divenne inevitabilmente il serbatoio dei tesori metallici del paese e il centro di gravitazione di tutto il credito commerciale. In Inghilterra, proprio mentre si smetteva di bruciare le streghe, si cominciò a impiccare i falsificatori di banconote. Gli scritti di quell’epoca, per esempio quelli del Bolingbroke, dimostrano che effetto facesse sui contemporanei l’improvviso emergere di quella genìa di bancocrati, finanzieri, rentiers, mediatori, agenti di cambio e lupi di Borsa."

lunedì, aprile 12, 2010

Rapporto 2009 sul finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia

da www.lucianomuhlbauer.it/blog/articolo.asp?articolo=639
IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLA SCUOLA PRIVATA IN LOMBARDIA. I NUMERI, I TRUCCHI E I PRIVILEGI. PUBBLICATO IL RAPPORTO 2009


La scuola pubblica sta subendo il più vasto programma di tagli della storia repubblicana e capita pure che dei genitori debbano donare 40-50 euro perché nella scuola dei loro figli mancano i soldi per comprare la carta. E mentre tutto questo accade, in nome delle ristrettezze di bilancio e della crisi, cosa fa la Regione governata da 15 anni da Roberto Formigoni? Se ne frega e aumenta sempre di più il finanziamento pubblico alla scuola privata e distribuisce sussidi a chi guadagna anche 200mila euro e abita in case di lusso.
Questa è, in estrema sintesi, la realtà che emerge dal Rapporto 2009 sul finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia, elaborato dal Gruppo regionale di Rifondazione Comunista, sulla base di un’analisi dettagliata e rigorosa del database dell’Assessorato regionale all’Istruzione.
A guardare i numeri, infatti, al governo regionale non sembra importare molto dei destini della scuola pubblica, visto che nell’anno scolastico 2008/2009 ben l’80% dei fondi regionali per il diritto allo studio è stato destinato in via esclusiva agli studenti delle scuole private, frequentate però soltanto il 9% degli studenti.
E lo strumento principale di finanziamento della scuola privata è stato anche quest’anno, come nei sette precedenti, il buono scuola, nel frattempo ri-denominato “dote per la libertà di scelta”. Con questo buono sono stati girati alle scuole private ben 45 milioni nell’anno scolastico 2008/2009 e ne verranno girati oltre 50 milioni in quello 2009/2010. Complessivamente, dal 2001 ad oggi, sono stati così drenati quasi 400 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti a quelle della lobby della scuola privata.
E pur di poter garantire questo finanziamento privilegiato alla scuola privata, gli uomini di Cl non si vergognano neanche di erogare, in piena crisi economica, un sussidio pubblico a persone che, bontà loro, non ne avrebbero nemmeno bisogno.
Infatti, per riuscire nel miracolo poco cristiano di elargire ai due terzi dei 98mila studenti delle private lombarde un sussidio regionale, il governo Formigoni-Lega ha truccato le regole del gioco. Cioè, mentre i genitori degli studenti della scuola pubblica devono esibire il certificato Isee –il riccometro- per poter accedere a un piccolo contributo, i richiedenti il buono scuola godono di un meccanismo inventato ad hoc per loro, denominato “indicatore reddituale”, dove i limiti di reddito sono molto più tolleranti e, soprattutto, dove non si deve dichiarare la propria situazione patrimoniale, sia mobiliare, che immobiliare.
E il risultato di questo trucco è tanto stupefacente, quanto indecente, considerato che oltre 4mila beneficiari del buono scuola dichiarano al fisco addirittura un reddito tra 100mila e 200mila euro annui oppure che altri risultano residenti nella zone più prestigiose e costose delle nostre città, come per esempio Galleria Vittorio Emanuele o via Manzoni a Milano.
Insomma, lo scandalo che da anni denunciamo, cioè gli sfacciati privilegi della lobby della scuola privata, non solo si rinnova, ma si aggrava, perché il flusso di denaro pubblico alla scuola privata si intensifica proprio nel momento in cui il Governo sta portando l’attacco più pesante alla scuola pubblica, sostenendo che non ci sarebbero più soldi per nessuno.
Il nostro dossier rappresenta l’unico rapporto di minoranza sull’argomento esistente in Lombardia e mostra quello che il Pirellone vuole invece nascondere. E faremo di tutto per diffonderlo, perché i cittadini lombardi, anzitutto quelli che non la pensano come noi, possano sapere. Poi, ognuno tragga le sue conclusioni.

venerdì, aprile 02, 2010

Parole in libertà sfuggite ad un sindaco a fine mandato?

L'articolo che segue, tratto da Iris Press, racconta la notiziola che ci induce le seguenti riflessioni:

  1. Cacciari sembra interpretare gli scandali del 2009 a carico di S.B. come messaggi in codice rivolti a S.B.
  2. messaggi in codice di questo tipo hanno in genere origine in ambienti molto ristretti e di livello superiore rispetto ai destinatari
  3. cosa c'è di superiore ad un capo di governo, a parte i finti capitalisti nostrani che, essendo finti, dipendono da chi gli fornisce a buon mercato il denaro che devono impiegare seguendo precise istruzioni?
  4. se ne potrebbe dedurre che Cacciari (forse) ha capito che l'Italia continua ad essere uno stato a sovranità limitata: così come S.B. è stato pilotato per oltre 30 anni a ricoprire ruoli funzionali a trasformare l'Italia in un laboratorio (le cavie siamo noi) allo stesso modo S.B. verrà sloggiato, volente o nolente, per traghettare l'Italia al successivo esperimento di laboratorio
  5. se è così faticoso dire con chiarezza che chi stampa i soldi, poiché è libero di decidere a chi darli, è l'effettivo sovrano (almeno a partire dal 1694, anno di costituzione della Banca d'Inghilterra), forse è meglio tacere del tutto
Un periodo storico sembra volgere al termine, quello iniziato circa tre secoli fa e caratterizzato da:
  • nascita e diffusione del pensiero illuminista
  • nascita e diffusione della Massoneria ufficiale
  • nascita e diffusione delle Banche Centrali
  • nascita e diffusione della chimera della Proprietà Privata (mai realizzata in alcun luogo del mondo)
Siamo più che mai in una fase di transizione che potrebbe durare ancora decenni e decenni, visto che non appaiono all'orizzonte nuovi modelli di pensiero, di scienza, di economia e, anzi, sarà estremamente difficile ricostruire una qualsivoglia forma di pensiero, giacché:
  • la scienza si è rivelata ormai, a tutti gli effetti, come una forma di fede
  • la scuola è sempre più strumento di manipolazione per creare e diffondere ignoranza o creare soldatini che eseguano ordini come automi
  • le leggi sono sempre più strumento per rendere la vita facilissima a chi le ispira e difficilissima a chi le deve rispettare o decidere di diventare un criminale
Forse gli ultimi 50 anni sono semplicemente una illusoria e brevissima parentesi della Storia. Forse gli uomini sono stati progettati in modo analogo ai lupi: il capo branco ha potere di vita o di morte su qualunque altro sfidante, il diritto esclusivo di accoppiarsi con le femmine, il potere di decidere che il branco abbandona a se stessi i deboli e i malati. Cosa c'è di democratico in questo?
Si salvi chi può.

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Politica

02/04/2010 - 15.50

GOVERNO: CACCIARI, BERLUSCONI FRA TRE ANNI VA A CASA QUINDI BASTA PARLARE DI LUI

(IRIS) - ROMA, 2 APR - ''Fin tanto che il centrosinistra sara' incantato e abbagliato da Berlusconi e fino a quando non fara' finire questo incantesimo, noi perdiamo tempo e impediamo che si discuta delle cose reali".

Sono le parole dell'ex sindaco di venezia Massimo Cacciari nel corso della registrazione di 'Otto e Mezzo.

"Un partito incantato da Berlusconi - ha aggiunto cacciari - o che si fa attrarre e sedurre da coloro che sono incantati da lui e' un partito che non sara' mai riformatore, ne' in questo paese ne' in nessuna altra parte del mondo''.

Quindi "smettiamola di parlare di lui: tanto - ha assicurato Cacciari - Berlusconi tra tre anni va a casa, e' pacifico, e' assodato''.

''Altrimenti come interpretare le cose che sono successe quest'anno? Non sono ne' un dietrologo ne' un complottista, ma e' chiaro ed evidente che un fotografo non sta a 200 metri dalla Villa del premier con Putin, cosi. Probabilmente non sta neanche sui tetti di casa mia per un anno, senza che qualcuno gli chieda: bambino, cosa fai?''.

Cacciari si dice sicuro del fatto che "c'e' chi pensa che Berlusconi, finita questa legislatura non possa fare piu' il premier, ne' tanto meno il presidente della Repubblica''.

Autore: T.San