martedì, ottobre 13, 2009

INFLUENZA A: ARMA (SANITARIA) DI DISTRAZIONE E INTIMIDAZIONE DI MASSA O PERICOLO REALE?

da retescuole.net
L'influenza A arma di distrazione? No, grazie
di Luigi Ambrosi
INFLUENZA A: ARMA (SANITARIA) DI DISTRAZIONE E INTIMIDAZIONE DI MASSA O PERICOLO REALE?
L’ influenza classica fa circa 500.000 morti nel mondo ogni anno, ed è per questo la terza causa di morte per malattie infettive dopo Aids e Tbc. Il ceppo virale in arrivo è stato codificato in H1N1-influenza “A” (è stato eliminato il termine, del resto improprio, di influenza suina a seguito delle proteste dei produttori di alimentari di origine suina).
Questa influenza ha già attraversato l’emisfero australe la scorsa primavera contagiando 95 000 persone e causando 430 morti in 122 Stati (L’ultimo aggiornamento dell’OMS- Organizzazione Mondiale Sanità, pubblicato il 6 luglio). A settembre 2009 in Australia, ad inverno ormai concluso, risultavano decedute, per influenza “A”, 132 persone contro una media stagionale di 310. Attualmente (fine settembre) abbiamo questi dati: in data 30 settembre 2009. (dall’Aprile 2009):
Casi fatali nel mondo: 4 334
Casi fatali in Europa: 174
Stato Europeo con più decessi: Inghilterra (82 morti)
Stato al mondo con più decessi: Brasile con 899 morti (popolazione 192 milioni)
Incidenza mortalità dell’influenza H1N1: 0,4 per mille
Incidenza mortalità dell’influenza stagionale: 1 per milleC
asi di contagio accertati nel mondo: 318 925 (25 settembre)
Casi di contagio accertati in Europa: 54 667 (28 settembre)
Casi di contagio accertati in Italia: 2 470 (28 settembre)
Stato europeo con maggior numero di contagi:Germania 18893 (28 settembre)
Persone colpite dal virus A H1N1 finite in ospedale in Italia: 704
Decessi causati dal virus in Italia: 3
Il Messico (si pensa sia alla seconda ondata pandemica) ha avuto 226 decessi totali dall’inizio della pandemia. Normalmente in USA ci sono 60 milioni di contagi e 36mila decessi in un anno causati dall’influenza stagionale.
L’allarme generale suscitato dalla OMS sui pericoli di questa influenza(promossa addirittura da epidemia a pandemia) risulta per ora assolutamente infondato, almeno per quanto riguarda l’emisfero australe dove l’inverno (coincidente con la nostra estate) fa da test dei ceppi influenzali che giungeranno da noi nell’emisfero boreale durante il nostro inverno. Primo e fuori dal coro del “terrorismo sanitario”, il ministro della sanità spagnolo, Trinidad Jiménez, ha ammesso che l'allarme creatosi attorno al virus H1N1 è esagerato ed ingiustificato, dato che si tratta di un virus più debole e meno pericoloso di quello dell'influenza stagionale; l’OMC (organizzazione medica collegiale) spagnola aveva precedentemente affermato che “tale allarme risponde unicamente agli interessi del mondo economico e politico, mentre la comunità medica vuole rassicurare la popolazione che non vi sarà nessuna micidiale pandemia” ed ha rinominato questa influenza “l’epidemia del timore”. Alla luce dei dati attuali, l’allarme scatenato per questa epidemia influenzale appare quindi più che esagerato, quasi terroristico. Ogni anno, come abbiamo detto, ci sono circa mezzo milione di morti da complicanze influenzali; nel passato queste morti non venivano evidenziate particolarmente; ora “qualcuno” nel mondo ha scelto e deciso di far evidenziare quotidianamente le morti da influenza. Potevano farlo per le morti da povertà, da lavoro o da incidenti stradali, da AIDS, da TBC, da malaria, da dissenteria (due milioni di bambini morti all’anno); hanno “scelto” di farlo per le morti da influenza perché più conveniente.
Nell’ultimo decennio abbiamo avuto dei precedenti di epidemie annunciate come catastrofiche, che danno adito al sospetto che questi allarmi siano volontariamente suscitati per interessi politici(distrazione e intimidazione di massa) ed economici:
2001, anno dell’antrace (carbonchio) - VS invasione dell’Afghanistan - indagini sull'11 settembre
2002, anno della “terribile” S.A.R.S. (sindrome respiratoria acuta) - VS invasione dell’ IRAK
2009, anno della “influenza/pandemia suina/A” virus H1N1 – VS effetti crisi economica globale.
Possiamo aggiungervi il 1997, anno di sperimentazione delle armi sanitarie di distrazione di massa, l’influenza aviaria (l’influenza dei “polli”) doveva sterminare milioni di persone nel mondo e invece non fece pressochè nulla (250 morti in 10 anni); sulle tv di tutto il mondo abbiamo visto la quotidianità di decine di milioni di persone terrorizzate con la mascherina bianca sulla bocca. La stessa influenza “aviaria” fu riproposta nel 2005 , l’OMS terrorizzò la popolazione prevedendo 7 milioni di morti; alla fine si registrarono 262 decessi!!!
Nel 2001, subito dopo l’11 settembre le spore del carbonchio furono inviate mediante posta ai rappresentati democratici del Congresso USA e ad altre persone: milioni di americani per mesi giravano con le mascherine sulla bocca, terrorismo quotidiano sugli organi di informazione e poi…1 o 2 morti accertate (con dubbi).
Si scoprì poi che queste spore, del ceppo “Ames” furono fatte uscire direttamente dal laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland, ed erano in produzione anche nel laboratorio CIA di Dugway. Distrazione da che? Dall’invasione dell’Afghanistan? Dall’approvazione negli USA delle leggi limitanti le libertà individuali come le Patriot Act I e II , o per rinviare la formazione della commissione d’inchiesta sull’attentato dell’11 settembre, la cui dinamica cominciava a diventare sospetta? Nel 2002 è stata la volta della S.A.R.S., la sindrome respiratoria, che doveva proseguire l’opera devastatrice dell’aviaria. Dati alla mano, su 8.100 casi ci sono stati 774 morti in tutto il mondo, il che indica una mortalità molto bassa, ben inferiore all'influenza ordinaria. Distrazione da che? Nel 2002 ha avuto luogo la grave invasione dell’Irak, invasione che gran parte del mondo non condivideva e che anzi contestava. Quale distrazione migliore che una malattia respiratoria acuta e facilmente trasmissibile?
Nel 2009 è la volta dell’influenza suina, che sembra essere partita dal Messico; le vittime sono nell’ordine solo di alcune centinaia. Distrazione da che? Dalle conseguenze della più grave crisi economica di questi ottant’anni e dalla crisi di un modello sociale sempre più lontano dai bisogni delle popolazioni? Sei licenziato, precario, senza futuro, con difficoltà ad arrivare a fine mese? Non preoccuparti, potrebbe capitarti di peggio, per esempio morire per l’influenza A. “Evita la folla e gli assembramenti di piazza (manifestazioni di protesta comprese), potresti contagiarti; stai a casa e soffri in solitudine”:questo il messaggio implicito che ci viene passato.
A fine inverno potremo fare i conti e verificare se le vittime dell’influenza sono state nella norma e quindi se abbiamo assistito ad un ulteriore tentativo di intimidire e distrarre la popolazione con una arma sanitaria di distrazione di massa.
Dopo l’aspetto “politico” di questa influenza H1N1–A andiamo a approfondirne gli aspetti “economici” e quelli più specificatamente sanitari.
ASPETTI ECONOMICI
Ipotesi: e se queste campagne di paura della pandemia influenzale fossero abilmente orchestrate per far realizzare grandi profitti alle grandi aziende farmaceutiche multinazionali? Si prenderebbero due piccioni in una volta: distrazione e intimidazione di massa da una parte e grandi profitti dall’altra. Come le guerre. Solo per il vaccino si prevede in tutto il mondo un ordine di spesa di 10 miliardi di euro (1 miliardo di dosi ad un costo medio di 10 euro ciascuna), un giro d’affari enorme, forse senza precedenti per le grandi case farmaceutiche mondiali. Con due dosi a persona, verrebbe vaccinato il 10 % della popolazione mondiale. Per 48 milioni di dosi di vaccino(sufficienti a 24 milioni di persone), il governo italiano sta spendendo 400 milioni di euro di denaro pubblico. Ci sono grandi aziende farmaceutiche multinazionali che hanno fatto, fanno e faranno grandi profitti con queste pandemie annunciate, sia con i farmaci generici anti-influenzali (derivanti dal Tamiflu) sia coi vaccini precipitosamente preparati. Per gli anti-influenzali generici, le multinazionali Roche e Relenza (con royalties alla Gilead).
Per i vaccini, la Baxter(Celvapan), la GlaxoSK(Pandemrix), la Novartis(Focetria) e all’ultimo la francese Sanofi Aventis. Nella spartizione internazionale dei profitti, l’Agenzia Europea per i Medicinali ha raccomandato alla Commissione Europea di autorizzare la messa in vendita di due vaccini contro il virus A (H1N1), prodotti dai laboratori della Novartis e della GlaxoSmithKline (Gsk).
Durante l’ultima campagna di paura sull’influenza aviaria (che , ricordiamo, ha provocato 250 morti in 10 anni), le case farmaceutiche Roche e Relenza fecero milioni di dollari di lucro vendendo milioni di dosi di Tamiflu: la sola Italia ne conserva ben 40 milioni di dosi. Vi ricordate Donald Rumsfeld, il Segretario di Stato di Bush, gran direttore dell’invasione dell’Irak e dell’uso sistematico della tortura ad Abu Graib e Guantanamo, costretto poi alle dimissioni? Lo stesso Rumsfeld presidente della Halliburton, multinazionale che ha fatto ingenti profitti prima con la distruzione dell’Irak e poi con la sua “ricostruzione”. Ebbene, è stato anche il direttore e principale azionista dell’azienda farmaceutica Gilead Sciences Inc. che produsse e brevettò il “Tamiflu” , presunto rimedio anti-influenzale. Il brevetto del Tamiflu (originariamente Oseltamivir) è stato poi venduto dalla Gilead alle aziende farmaceutiche Roche (Svizzera) e Relenza/Biota (Australia), conservandone però il diritto a sostanziose royalties. Curiosa coincidenza, il mese prima che scoppiasse ”improvvisamente” l’influenza suina in Messico, il presidente francese Sarkozy era proprio lì, accompagnato dai rappresentanti della azienda farmaceutica francese Sanofi Aventis che annunciarono l’accordo con le autorità messicane per la costruzione di uno stabilimento di produzione di vaccini anti-influenzali; successivamente la Sanofi Aventis ha preso accordi con l’OMS per lo studio e produzione di vaccini anti-influenza suina; che casualità...Viene il sospetto che tra l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) e le grandi multinazionali farmaceutiche vi sia una complicità con divisione dei compiti: una lancia l’allarme e le altre fanno i profitti. Naturalmente c’è da sperare che non sia vero, ma i precedenti cominciano ad essere troppi. Se il decorso dell’influenza A dimostrerà che è stato suscitato un allarme esagerato e fuori luogo e che la spesa per la più grande vaccinazione di massa dell’umanità (in realtà solo del 10%, prevalentemente quella occidentale) è stata superflua, allora dovremmo riflettere su perché tale spreco di risorse economico sanitarie quando l’umanità è afflitta da ben più mortali malattie (malaria, tbc, dissenteria) che avrebbero potuto essere debellate con un sottomultiplo della spesa effettuata per garantire profitti alle solite multinazionali.
CARATTERISTICHE DEL VIRUS
A detta di alcuni ricercatori che sostengono di avere isolato e studiato il virus dell’influenza A, esso contiene tre geni, umano,aviario e suino; il virus risulta essere stato propagato dall’uomo al suino (e non viceversa);in particolare il gene riassortante PB1 progenitore (virus H3N2) è di origine umana e circola da vent’anni negli USA. Ricercatori e direttori medici, tra cui l’australiano J.Watson e l’americano J.Carlo, sostengono che il virus è stato prodotto in laboratorio negli Usa; la motivazione è che la mutazione del virus è stata più veloce di quanto avverrebbe naturalmente.
Tra i 500 tipi e sottotipi di virus capaci di infettarci, il virus dell’Influenza A ha un test di verifica e di attendibilità solo tra il 10 e il 60 %. La OMS a luglio ha interrotto le ricerche sui test, per la loro scarsa affidabilità.
I FARMACI ANTI-INFLUENZALI
Negli ultimi anni sono particolarmente diffusi alcuni farmaci anti-virali derivati dal Tamiflu quali l’Oseltamivir e Zanamivir ora distribuiti dalle casa farmaceutiche Roche e Relenza; farmaci che non prevengono l’influenza ma che ne riducono lievemente la durata. L’Oseltamivir somministrato ai bambini in GB ha causato nel 40% di essi sintomi gastrointestinali e nel 18% sintomi neuro-psichiatrici. I vaccini anti-influenzali generici hanno effetto solo su un terzo dei vaccinati e sono inutili per i bambini sotto i due anni.
I RISCHI DELLA VACCINAZIONE
Il vaccino specifico contro l’influenza A non ha avuto tempo di essere sufficientemente testato e sperimentato. Questo è ancora più preoccupante in quanto stiamo per assistere, secondo gli esperti, alla campagna di vaccinazione più massiccia della storia dell'umanità. Genera ancor più preoccupazione ed allarme il fatto che le aziende produttrici abbiano chiesto ed ottenuto, per la prima volta, la non punibilità in caso di azioni legali per conseguenze nocive e danni collaterali di chi si vaccina; il Congresso americano (su proposta di Sebelius, Segretario alla Salute) ha infatti da poco votato la totale immunità delle aziende farmaceutiche produttrici del vaccino.
Salisbury, il direttore del Gruppo Immunizzazioni dell’OMS, è colui che ha consigliato all’OMS di dichiarare la pandemia influenzale; nel suo passato fu un sostenitore delle vaccinazioni di massa in GB, vaccinazioni che produssero gravi effetti collaterali in molti bambini tanto che Giappone, Svezia e poi Canada misero fuori legge quel vaccino. Ma il più grave precedente di vaccinazioni influenzali avvenne nel 1976 proprio in USA e proprio contro un virus influenzale del ceppo H1N1: vi fu una campagna nazionale con 40 milioni di vaccinazioni (seguita poi da migliaia di richieste di danni collaterali), la pandemia non ebbe mai luogo, in compenso vi furono 25 morti e migliaia di casi di paralisi a causa del vaccino.
Il vaccino ora in distribuzione contiene antigeni provenienti da influenza A e B prelevati da sottotipi umani, suini,canini, equini, e aviari; nella registrazione del brevetto di un vaccino contro l’H1N1 già l’anno scorso, una delle due aziende mondiali produttrici, la Baxter (l’altra è la GlaxoSK) scrisse testualmente “la tossicità potrebbe dipendere dall’organismo del soggetto destinatario e può variare da una assenza di tossicità al massimo grado di tossicità
E’ ulteriormente sospetto che quel vaccino sia stato brevettato in anticipo rispetto ai tempi di conoscenza del ceppo influenzale.
Dai dati scientifici finora disponibili risulta che la vaccinazione contro l'influenza stagionale non ha alcun effetto contro l'influenza A/H1N1.
L’unica influenza con carattere pandemico fu la “spagnola”, anch’essa del ceppo H1N1, che comparve nel 1918 al termine della prima guerra mondiale e nel decennio successivo provocò alcune decine di milioni di morti (a quel tempo non esistevano però gli antibiotici). Solo da poco il ceppo virale della “spagnola” è stato rinvenuto ed isolato, ed è in possesso di un laboratorio militare degli Stati Uniti, ad Atlanta. Diversi ricercatori sostengono che l’influenza colpì chi si vaccinò (da verificare).
Nel foglietto esplicativo ai vaccini in distribuzione sono i indicati gli effetti collaterali rari stimati in circa 1-10 casi su 10000 e comprendono:
vaccino Focetria (punto 4.8 del documento illustrativo): neuralgia, parestesia, convulsioni, trombocitopenia transitoria, reazioni allergiche, shock (traduzione dal documento informativo)
vaccino Pandemrix: stessi effetti collaterali.
Gli effetti collaterali molto rari sono stimati in numero minore di 1 su 10000 persone vaccinate e comprendono: Focetria (punto 4.8): sindrome di Guillain Barré (malattie in cui è possibile il decesso o infermità permanenti), disordini neurologici, encefalomielite (traduzione dal documento informativo) e complicanze di altro genere Pandermix: stessi effetti collaterali.
La legislazione italiana prevede il risarcimento per danni procurati dalle vaccinazioni (legge 210/92); è necessaria comunque una perizia medico-legale da parte di un esperto.
I RIMEDI ANTI-INFLUENZALI
Per curare l’Influenza A, come per l’influenza stagionale che si sovrapporrà, occorre: riposo, buona idratazione, alimentazione ricca di frutta e verdura (in particolare cipolla cruda, aglio, limone, arancia), igiene adeguate (mani spesso pulite in particolare), evitare di toccare con le mani la bocca, il naso, gli occhi (porte d’ingresso dei virus) e di tossire e starnutire addosso ad altri, insieme alla solita prevenzione naturale con vitamina C, ed echinacea (per potenziare gli anticorpi)
Come si distinguerà la "suina" dalla “stagionale” quando l’influenza inizierà il suo corso e causerà milioni di malati? Vista l’inaffidabilità dei test per l’influenza A-H1N1, non sono al momento distinguibili.

Nessun commento: