domenica, luglio 03, 2011
Operazione Italia
Operation Italy
Target:
www.telecomitalia.it
Comunicato
All'attenzione dei cittadini del mondo,
Anonymous ha deciso di attaccare ancora e lo fa colpendo Telecom Italia
Anonymous vuole una rete libera e cmbatte da sempre per la libertà i internet nel mondo.
In Italia da un po' di tempo la situazione è critica, ci sono dei filtri applicati al p2p che limitano la banda dell'utente
Noi siamo Anonymous
Noi non perdoniamo
Aspettateci sempre
Fonti:
http://computerflorence.blogspot.com/2011/02/telecom-italia-minaccia-il-p2p.html
Crisi, coppia vive in auto da 8 mesi
Tratto da: http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=154311
Da otto mesi, una famiglia di Messina ha trasformato una Fiat 600 nella propria dimora perchè non puo' permettersi di pagare un affitto. L'auto che funge da casa si trova nel parcheggio Pistonina, nei pressi di un supermercato. Oltre a Salvatore Castorina, 41 anni, e alla moglie Veronica Li Causi, 24, di origine romana, nell'auto dorme pure una cagnetta, dalla quale i coniugi non vogliono assolutamente separarsi.
L'uomo, che come la moglie è stato abbandonato dalla famiglia, ha perso il lavoro qualche mese fa e da allora la coppia ha dovuto lasciare l'appartamento di via Marco Polo, dove abitava, ed è stata costretta a dormire in auto. Per sfamarsi si è appoggiata alla Caritas, ma non solo.
Un futuro spaventoso
Tratto da: http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/6416-un-futuro-spaventoso.html
di Massimo Fini.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2011.
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/un-futuro-spaventoso/136077.
di Massimo Fini.
Si avverte in giro, sotto le rutilanti bellurie che ogni giorno ci vengono ammannite per placare la nostra ansia, un desolante “sensus finis”. Non parlo qui dell’Italia che un tempo, molti secoli fa, fu un luogo importante e oggi è ridotta a uno sputo nell’universo mondo. Parlo dell’Occidente inteso non però in senso tecnico (del resto che cosa sia realmente l’Occidente, termine inquietantemente orwelliano, nessuno è mai stato in grado di precisarlo), ma come modello di sviluppo economico e sociale che ormai coinvolge il mondo intero, da New York agli Urali alla muraglia cinese al Gange.
La grande Rivoluzione che ha cambiato la storia del mondo ha preso le mosse circa otto secoli fa proprio dall’Italia quando si afferma per la prima volta come forte classe sociale la figura del mercante (oggi detto imprenditore) fino ad allora collocata, in tutte le culture d’oriente e di occidente, all’ultimo gradino della gerarchia umana, inferiore, perlomeno eticamente, persino allo schiavo.
È la Rivoluzione della percezione del tempo. Si passa dal quieto e statico presente al dinamico e allettante futuro. Lo storico Piero Camporesi esprime così, nel dualismo contadino/mercante, povero/ricco, questo diverso atteggiamento esistenziale: “L’affannoso tempo storico e lineare del mercante misurato sui ritmi della partita doppia, dei tassi di interesse e dell’investimento produttivo, non era il tempo dei contadini, serpentino, ciclico, ritmato dalle stagioni, dai soli e dalle lune… Il povero coniuga i verbi al presente, non conosce le lusinghe ingannevoli del futuro, contrariamente al ricco che costruisce strategie nel tempo tracciando precari piani e ipotetiche prospettive” (Cultura popolare e cultura d’élite fra Medioevo ed età moderna).
Per otto secoli abbiamo inseguito questo futuro orgiastico con accelerazioni sempre più parossistiche che passano per la Rivoluzione industriale e l’odierna globalizzazione che ha coinvolto, per amore o per forza, anche culture che non ne volevano sapere. Ed ora questo futuro è finalmente arrivato. È qui. E si presenta sotto forme spaventose. Un modello che ha puntato tutto sull’economico, rendendo marginali tutte le altre e complesse componenti dell’essere umano, provocando stress, angoscia, nevrosi, depressione, anomia, dipendenza da ogni sorta di droga per avere la forza di tirare avanti, fallisce anche, e proprio, sull’economico.
Le crisi si succedono alle crisi. E, invece di rifletterci su, vengono tamponate al solito modo: immettendo nel sistema denaro inesistente, cioè un’ipoteca su un ulteriore futuro tanto sideralmente lontano da essere solo una Fata Morgana. Ma un giorno, vicino, questo trucchetto da magliari non reggerà più. La gente, sia pur confusamente, lo avverte. Un modello basato sulle crescite infinite, che esistono solo in matematica, cioè nell’astrazione, quando non potrà più espandersi imploderà su se stesso provocando una catastrofe planetaria.
Probabilmente questo era il destino, ineludibile, di quell’arrogante specie animale che è quella umana. Elisabetta Pozzi conclude la pièce Cassandra che, col mio contributo, porterà in tournèe nei prossimi mesi, nel circuito teatrale estivo, con queste profetiche e agghiaccianti parole di Nietzsche: “In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2011.
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/un-futuro-spaventoso/136077.
venerdì, luglio 01, 2011
Quello che internet ci nasconde
Fonte: http://www.internazionale.it/quello-che-internet-ci-nasconde/
Se due persone fanno la stessa ricerca con Google ottengono risultati diversi. In rete vediamo solo informazioni selezionate in base ai nostri interessi e orientamenti.
Se due persone fanno la stessa ricerca con Google ottengono risultati diversi. In rete vediamo solo informazioni selezionate in base ai nostri interessi e orientamenti.
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